MUSEO ARCHEOLOGICO |
Introduzione
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E'
ubicato in pieno centro storico, a Piazza Tacconi; è dedicato a
Privernum, colonia romana fondata nel tardo II secolo a.C. all'interno
della valle dell'Amaseno. |
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Gli
scavi, sino ad oggi, hanno riportato in luce circa 50 esemplari musivi;
per la maggior parte sono conservati in situ (e sono visibili presso l'area
archeologica), il Museo tuttavia propone una loro completa documentazione
attraverso foto, pannelli luminosi e plastici e soprattutto espone, nel
salone centrale, il sontuoso pavimento distaccato da una sala di rappresentanza
di una di queste domus.
Sono oltre 30 mq di mosaico policromo decorato con motivo a cassettonato prospettico e impreziosito da una lunga soglia musiva che illustra un paesaggio lungo il Nilo. |
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E' questo il "gioiello" del Museo: si tratta infatti di una raffinatissima opera eseguita da un artista greco-orientale il quale, attraverso un sapiente gioco ad incastro di minuscole tesserine dai colori ora tenui e ora vivaci, è riuscito a rappresentare, con incredibile realismo, anatre, pesci, ippopotami e architetture che fanno da sfondo a scenette animate da pigmei. | |||
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La resa stilistica di questi omini che popolavano le misteriose sorgenti
del Nilo è eccezionale, tanto che dai loro piccoli volti, quasi 'dipinti'
da tessere microscopiche accostate le une alle altre con grande maestria
e con una perfetta scelta cromatica, traspaiono addirittura sentimenti di
stupore, di gioia o di terrore. Questa soglia è di elevatissimo pregio artistico e può senz'altro essere annoverata fra i migliori esemplari musivi di età ellenistica. |
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La vita che si svolgeva nelle ricche case dei Privernati è ricostruita, al Museo, attraverso materiali del vivere quotidiano: |
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vasellame da cucina e da mensa, anfore, lucerne, fusi, telai e tutta una serie di delicati oggetti da maquillage aprono una parentesi sugli usi e consuetudini degli antichi cittadini. | ||
La struttura amministrativa, politica e religiosa della città è invece 'raccontata' dal materiale epigrafico (iscrizioni che ricordano magistrati, imperatori o divinità) che è stato reso particolarmente eloquente grazie ad un'accurata trascrizione e traduzione dei testi e ad un loro sintetico ma chiaro commento. |
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Il quadro edilizio della città si conclude con l'illustrazione degli edifici pubblici (templi, terme, teatro) dei quali viene esposto quanto del loro apparato decorativo è tornato in luce: terrecotte architettoniche, statue, colonne etc. | ||
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